La prima parte
dello spettacolo sarà dedicata ai brani del nuovo album per poi lasciare
spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una
narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine.
«L’Infinito è un grande spettacolo di canti, immagini e
monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di
noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle
nostre emozioni – spiega Vecchioni - tutta la prima parte dello
spettacolo è giocata sul nuovo disco e sui personaggi che hanno battuto
il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e
se stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per
tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo,
invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni
di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito
attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza,
sul dolore, sulla gioia, sulla felicità… e come poi tutte queste piccole
cose si siano ricomposte in un'unica idea, che è quella di amare la
vita comunque sia, bella o brutta perché in realtà è sempre bella. Siamo
noi che a volte la immaginiamo in un altro modo».